LEGENDA







b1-depositi alluvionali attuali e subattuali

Ghiaie e sabbie prevalenti, localmente blocchi e materiale fine: comprende le aree in evoluzione e le aree esondabili in condizioni di piena ordinaria. Nel Fiume Secchia e Panaro distinti i depositi terrazzati per abbassamento dell'alveo a partire dal 1954 (b1a).



SUPERSINTEMA EMILIANO ROMAGNOLO
Unità di estensione regionale comprendente i depositi alluvionali delle porzioni intravallive e i sedimenti prevalentemente alluvionali, subordinatamente deltizi, litorali e marini del sottosuolo della pianura padana. Limite inferiore inconforme, non affiorante, sulle Sabbie di Imola. Limite superiore coincidente con il piano topografico. Comprende due Sintemi (Sintema emiliano-romagnolo inferiore, non affiorante, e Sintema emiliano-romagnolo superiore).
Spessore massimo di 500 m circa.


SINTEMA EMILIANO-ROMAGNOLO SUPERIORE (AES)

Depositi alluvionali organizzati in cinque alternanze cicliche di alcune decine di metri di spessore e comprendenti intervalli temporali dell'ordine dei 40-100Ka, costituite da sedimenti grossolani e fini nella alta pianura e prevalentemente fini nella media pianura. I due cicli superiori (subsintemi) sono affioranti, mentre i tre inferiori sono solo sepolti. Limite inferiore inconforme nelle porzioni affioranti e nell'alta pianura, dubitativamente inconforme nelle porzioni sepolte della media pianura. Pleistocene medio?-Olocene



Subsintema di Ravenna- (AES8)
Elemento sommitale del Sintema Emiliano Romagnolo. Comprende in prevalenza limi, limi sabbiosi e limi argillosi, in subordine ghiaie e ghiaie sabbiose. Ambiente alluvionale. Limite inferiore inconforme su AES7 (affiorante nelle cave e visibile in sondaggio) nell'alta pianura, dubitativamente inconforme nel resto della pianura. Limite superiore coincidente con il piano topografico. A tetto suoli a basso grado di alterazione con fronte di alterazione potente meno di 150 cm, e a luoghi parziale decarbonatazione; orizzonti superficiali di colore giallo-bruno. La unità è coincidente in gran parte con l'ultimo interglaciale. Le aree soggette a sedimentazione solida anche dopo la fine dell'età romana sono state differenziate (Unità di Modena).
Potenza da 0 a oltre 20 m.
Olocene (età radiometrica della base: 11.000-8.000 anni).

AES8a-Unità' di Modena
Unità di rango inferiore che costituisce la parte sommitale del Subsintema di Ravenna. E' costituita da depositi grossolani, ghiaiosi, presso le aste fluviali e ai piedi della catena e da depositi fini a nord nella aree distali. E' definita sulla base della presenza di un suolo a bassissimo grado di alterazione con profilo potente meno di 100 cm, calcareo e colore grigio-giallastro. Corrisponde al primo ordine dei terrazzi nelle zone intravallive. Ambiente alluvionale. Ricopre resti archeologici di età romana del VI secolo d.C..
Spessore di alcuni metri (< 10 m).

Post-VI secolo d.C.



Subsintema di Villa Verucchio-(AES7)

Comprende ghiaie, sabbie, limi e argille di ambiente alluvionale organizzati in una successione ciclica suddivisa in due unità di rango inferiore: unità di Vignola, costituente la parte sommitale prevalentemente grossolana, e unità di Niviano, costituente la parte inferiore prevalentemente fine del Subsintema. Base discordante, dubitativamente in e tetto coincidente con la superficie topografica.
Potenza da 0 a 50 metri circa.
Pleistocene superioreOlocene.

AES7B-Unità di Vignola
Unità costituita prevalentemente da ghiaie e ghiaie limosabbiose, passanti distalmente e lateralmente a limi e limi sabbiosi. Depositi fluviali intravallivo e di conoide passante lateralmente a interconoide e distalmente a piana inondabile. Limite inferiore inconforme nelle porzioni meridionali del Foglio, dubitativamente inconforme nelle porzioni settentrionali. Limite superiore coincidente con la superficie topografica solo allo sbocco in pianura del T. Tresinaro, nell'alta pianura sepolto da AES8. Al tetto, nelle aree più prossimali suoli decarbonatati con tracce di illuviazione di argilla e fronte di alterazione tra 1,5 e 2 m, orizzonti superficiali di colore da rosso bruno a bruno scuro. Costituisce l'intervallo sommitale, prevalentemente ghiaioso, del Subsintema di Villa Verucchio. Unità deposta in prevalenza in condizioni di tipo glaciale. Spessore: da 0 a oltre 20 m.
Pleistocene superiore-Olocene basale.

AES7a-Unità di Niviano
Depositi alluvionali limoso sabbiosi nelle porzioni affioranti, limosi e subordinatamente ghiaioso sabbiosi nelle porzioni sepolte. Contatto inferiore in discontinuità su unità più antiche. Nel sottosuolo la base coincide con l'abbandono delle condizioni di conoide ghiaiosa del tetto del ciclo sottostante, correlabile dubitativamente con l'intervallo interglaciale tirreniano. Contatto superiore coincidente con la superficie topografica nelle aree intravallive, sepolto da AES7B e AES8 nell'alta pianura. Al tetto suoli decarbonatati, a luoghi rubefatti, con fronte di alterazione < 5 metri, orizzonti superficiali con colore variabile a seconda della litologia da rosso bruno a giallo bruno. Spessore affiorante < 10 m.
Pleistocene sup.








Litologia affiorante


DEPOSITI ALLUVIONALI

ghiaie prevalenti : ghiaie con φmax > 20 cm in matrice sabbiosa e sabbioso/limosa, in strati di spessore variabile. Al tetto limi e argille di spessore < 1m. Depositi di canale considerando la parte fine al tetto come deposito di abbandono canale; Formano corpi a geometria nastriforme con spessori medi tra 3 e 10 metri, che nelle orzioni intravallive e nella alta pianura sono coalescenti e sviluppano uno sheet tabulare.

sabbie prevalenti : sabbie fini e medie in strati da sottili a spessi alternate a limi e a limi sabbiosi in strati prevalentemente sottili, spesso non ben visibili; contenuto in sabbia > 30%. Depositi di argine, canale e rotta fluviale. Lo spessore dei corpi sabbiosi non supera generalmente i 3-4 metri; la geometria è nastriforme.


limi sabbiosi prevalenti : limi sabbiosi con contenuto in sabbia compreso tra il 20% e il 30% in strati sottili, spesso mal visibili. Depositi di argine e di rotta fluviale.




Limi prevalenti: limi con contenuto in sabbia < 20% e contenuto in argilla < 35%, in strati spesso non definibili, prevalentemente sottili. Depositi di argine e di piana inondabile.




Argille prevalenti: argille e argille limose con contenuto in argilla > 35%, con stratificazione non definibile. Lo spessore è modesto, non superando i 2-3 metri, in superficie mentre nel sottosuolo indagato dai sondaggi geognostici esso può superare i 5 metri. Depositi di tracimazione fine e di decantazione in ambiente di piana inondabile.