SUPERSINTEMA EMILIANO-ROMAGNOLO
Unità di estensione regionale comprendente linsieme dei depositi quaternari di origine continentale affioranti al margine appenninico padano e dei sedimenti ad essi correlati nel sottosuolo della pianura emiliano-romagnola. Questi ultimi comprendono depositi alluvionali, deltizi, litorali e marini, organizzati in successioni cicliche di vario ordine gerarchico.
Il limite inferiore del supersintema Emiliano-Romagnolo affiora solamente a ridosso del margine appenninico e nei settori intravallivi dove è fortemente discordante sui depositi marini del Pleistocene Medio e mio-pliocenici. Il limite superiore è coincidente con il piano topografico. Comprende due sintemi (sintema Emiliano-Romagnolo Inferiore e sintema Emiliano-Romagnolo Superiore).
Pleistocene Medio - Olocene.
sintema Emiliano-Romagnolo Superiore
Depositi alluvionali costituiti da sedimenti grossolani e fini nella alta pianura e prevalentemente fini nella media pianura. Limite inferiore inconforme nelle porzioni affioranti e nellalta pianura, dubitativamente inconforme nelle porzioni sepolte della media pianura. Nellarea del Foglio, lunità include quattro subsintemi.
Pleistocene Medio - Olocene
AES2 subsintema di Maiatico
Lunità è costituita da depositi intravallivi terrazzati composti da cicli positivi plurimetrici formati da un intervallo basale grossolano a ghiaie clasto-sostenute, con matrice sabbioso-limosa, e da un intervallo superiore prevalentemente fine, massivo, di colore grigiastro, giallognolo allalterazione, con intercalate localmente sabbie e ghiaie di spessore massimo pari a 2 m Verso valle si hanno depositi di conoide alluvionale, in questo caso i cicli positivi si trasformano gradualmente in cicli negativi che si sovrappongono stratigraficamente e nei quali lintervallo basale argilloso-limoso e quello sovrastante ghiaioso mostrano una debole o assente alterazione pedogenetica Il fronte di alterazione delle superfici deposizionali terrazzate è molto evoluto, raggiungendo i 7-8 m di profondità con la completa decarbonatazione degli orizzonti superficiali e profondi.
Lo spessore è variabile da alcuni metri a circa 10-15 m nel sottosuolo della pianura. Il contatto di base è erosivo e discordante su AEI e CMZ.
Pleistocene Medio