Unita' di Modena - AES8a
Nell'alta pianura, lungo i fiumi principali, ghiaie e sabbie di canale fluviale organizzate in un unico ordine di terrazzo. Nella pianura alluvionale alternanze di sabbie, limi ed argille di tracimazione fluviale distinti in depositi di argine e depositi di piana inondabile. Nella costa e nel Mare Adriatico sabbie di cordone litorale e di fronte deltizia passanti ad argille e limi di prodelta e di transizione alla piattaforma. Localmente, fra i cordoni, sono presenti argille organiche di laguna di retrocordone. Presenti rari depositi di spiaggia ghiaiosa lungo il limite SO del cordone più interno.
Limite superiore sempre affiorante e coincidente con il piano topografico dato da un suolo calcareo di colore bruno olivastro o bruno grigiastro (2,5Y) al tetto, privo di reperti archeologici romani, o più antichi, non rimaneggiati e caratterizzato da una buona preservazione delle forme deposizionali originarie. Limite inferiore dato, nell'alta pianura, da una superficie di erosione fluviale lungo i corsi d'acqua principali; nella restante pianura alluvionale dal contatto delle tracimazioni fluviali sul suolo non calcareo (o scarsamente calcareo) di epoca romana (o più antica); nella costa dalla base erosiva discordante di cordoni litorali e fronti deltizie sabbiose che tagliano i cordoni ghiaiosi di

SUBSINTEMA DI RAVENNA - AES8
Subsintema sommitale del Sintema Emiliano-Romagnolo Superiore.
In affioramento: argille, limi ed alternanze limoso-sabbiose di tracimazione fluviale (piana inondabile, argine, e tracimazioni indifferenziate) bruni e giallastri di piana alluvionale drenata con suoli al tetto. Le ghiaie e le sabbie di canale fluviale sono presenti solo nei settori meridionali e sempre confinate entro le scarpate di terrazzo. Nel settore orientale depositi di piana di sabbia costituiti da cordoni litorali anche ghiaiosi (localmente interrotti dalle foci dei fiumi principali) associati a sottili depositi argillosi di laguna di retrocordone.
Limite superiore coincidente con il piano topografico, dato da suoli variabili da non calcarei a calcarei. I suoli non calcarei e scarsamente calcarei hanno, al tetto, colore bruno scuro e bruno scuro giallastro (10YR, 2.5Y), spessore dell'orizzonte decarbonatato da 0,5 ad 1 m e contengono reperti archeologici di età dal Bronzo
al Romano. I suoli calcarei appartengono all'unita' AES8a. Limite inferiore non affiorante.
Nel sottosuolo: depositi appartenenti ad un cuneo trasgressivo-regressivo che si apre verso NE, costituito da depositi di piana alluvionale (prevalenti nel settore centrale e di SO), deltizi, litorali e, localmente, marini (nel settore orientale). I depositi di piana alluvionale includono localmente ghiaie e sabbie di canale fluviale a geometria nastriforme. I depositi deltizi e litorali includono un esteso cuneo di argille organiche palustri-lagunari passanti verso E a sabbie e ghiaie di cordone.
Limite inferiore sepolto dato dal contatto netto tra i depositi fini, scuri, di piana non drenata, palude, laguna e barriera trasgressiva, alla base dell'unità, con i depositi grossolani di canale e argine fluviale al tetto di AES7.
Subsintema contenente un'unità di rango gerarchico inferiore (AES8a) che, dove presente, ne costituisce il tetto stratigrafico.
Spessore massimo di 25-28 metri.
Età: Pleistocene sup.-Olocene (c.a. 14.000 anni BP - attuale; datazione
14C non. cal. e biostratigrafica).

SINTEMA EMILIANO-ROMAGNOLO SUPERIORE - AES
In affioramento coincide con l'unità AES8 a cui si rimanda per la descrizione. Nel sottosuolo è costituito da una successione di cicli trasgressivo-regressivi formati da argille organiche, limi, sabbie e ghiaie di ambiente alluvionale e subordinatamente di ambiente deltizio e litorale.
Il limite inferiore non affiora. Nel sottosuolo e' dato da una discordanza angolare con AEI.
Sintema parzialmente suddiviso in subsintemi (AES8, AES7 ed AES6) corrispondenti, ciascuno, ai cicli deposizionali suddetti, di cui affiora solo quello superiore (AES8). Nel sottosuolo i subsintemi sono limitati dai bruschi contatti fra i depositi trasgressivi marino-marginali e palustri su depositi regressivi di conoide e di piana alluvionale.
Nel sottosuolo presso lo sbocco vallivo dei fiumi Montone e Rabbi i depositi grossolani di conoide si amalgamano fra loro ed i singoli subsintemi non sono più separabili. Nel sottosuolo della pianura alluvionale sono inoltre presenti 2 cicli deposizionali inferiori che sono conosciuti in modo approssimativo e sono difficilmente correlabili coi i depositi affioranti (anche dei fogli limitrofi). Pertanto non sono stati formalizzati separatamente come subsintemi.
Spessore massimo circa 300 m.
Età: Pleistocene medio Olocene