CBA
CALCARE DI BARI
Calcari bianchi e grigio chiari in strati di spessore decimetrico e metrico costituiti da litofacies a tessitura prevalentemente fango-sostenuta (mudstone/wackestone biopeloidali e bindstone stromatolitici) e subordinatamente granulo-sostenuta (packstone/grainstone bioclastici e biopeloidali) a luoghi interessati da diagenesi meteorica e/o da pedogenesi (floatstone/rudstone intraclastici in matrice argillosa residuale) con frequenti intercalazioni di calcari dolomitici e di dolomie grigie. Nella parte inferiore e superiore del Calcare di Bari, sono stati riconosciuti calcari macrofossiliferi a molluschi (prevalentemente rudiste); si tratta di gruppi di strati costituiti da accumuli conchigliari autoctoni o para-autoctoni con tessitura prevalente di tipo floatstone/rudstone, corrispondenti, dal più antico al più recente, al "livello Palese", al "livello Sannicandro" e al "livello Toritto". Nella parte sommitale i floatstone/rudstone bioclastici sono alternati a rudstone intrabioclastici e a mudstone/wackestone bioturbati con tracce fossili tipo Thalassinoides sp. Nella parte medio-alta della successione si rinvengono bancate massive di brecce dolomitiche e di dolomie grigio scure a luoghi fittamente laminate (litofacies CBAa) che si chiudono verso est; affiorano nel settore occidentale del foglio e corrispondono al "livello di brecce calcareo-dolomitiche" della precedente edizione della C.G.I. Ambiente di sedimentazione: gran parte del Calcare di Bari si è depositato in ambienti peritidali di piattaforma interna e solo nella parte sommitale sono stati riconosciuti ambienti di soglia. Limite inferiore: non affiorante; limite superiore: affiora pochi chilometri a sud del limite meridionale del foglio e corrisponde ad una superficie erosiva netta, a luoghi marcata da depositi continentali residuali (argille verde pallido), su cui poggia in trasgressione ed in discordanza angolare il Calcare di Altamura. Il Calcare di Bari rappresenta il substrato sedimentario su cui poggiano in discordanza tutte le unità più recenti. Lo spessore affiorante è di circa 470-480 m. Contenuto macropaleontologico: Apricardia sp., Eoradiolites murgensis e Eoradiolites lyratus ("livello Palese"); Eoradiolites sp., Apricardia laevigata, Chondrodonta cf. joannae ("livello Sannicandro"); Sauvagesia sharpei, Sauvagesia nicasei, Sphaerucaprina forouljensis e Caprinula boissyi ("livello Toritto"). Contenuto micropaleontologico (foraminiferi bentonici): Zona di associazione a: Cuneolina sliteri, Praechrysalidina infracretacea, Sabaudia minuta, Vercorsella arenata, V. scarsellai (Albiano inferiore p.p.). Zona di associazione a: "Valdanchella" dercourti, Neoiraqia insolita, Paracoskinolina fleuryi, Praechrysalidina infracretacea (Albiano superiore); Zona di associazione a: Neoiraqia cf. convexa?, Protochrysalidina elongata, Cuneolina pavonia (transizione Albiano-Cenomaniano); Zona di associazione a: Sellialveolina viallii, Cuneolina pavonia, Nezzazata conica, N. simplex, Pseudonummoloculina heimi (Cenomaniano inferiore); Zona di associazione a: Pseudolituonella reicheli, Pseudoraphydionina dubia, Biconcava bentori, Trochospira avnimelechi, Broeckina (Pastrikella) balcanica, Biplanata peneropliformis, Cisalveolina fraasi, Chrysalidina gradata, Pseudonummoloculina heimi (Cenomaniano medio-superiore).
ALBIANO INFERIORE p.p.-CENOMANIANO SUPERIORE