SINTEMA DI TOLVE (TLV)
SUBSINTEMA DI ACERENZA (TLV2)
Litofacies argilloso-siltosa: argille siltoso-sabbiose grigio piombo, ricche di microfaune, a cui si intercalano sottili livelli siltosi e strati arenacei. Lo spessore varia da luogo a luogo e, anche in base a dati di profondità, quello massimo risulta di circa 30 metri. Tale litofacies è riferibile ad ambienti di shoreface-transizione alla piattaforma. PLIOCENE MEDIO p.p. e PLIOCENE SUP. - zona a Bulimina marginata, zona ad Anomalinoides helicinus, zone MNN16b-17 e MNN18.
Litofacies arenaceo-sabbiosa: areniti, areniti ibride e calcareniti bioclastiche ricche di macrofossili interi o in frammenti. Si tratta di depositi ben stratificati secondo superfici piano-parallele; la porzione superiore è caratterizzata da areniti ibride con clinoformi inclinati fino a circa 30°. La litofacies è riferibile ad ambienti di mare basso, localmente interessati da processi di amplificazione tidale. Lo spessore massimo è di circa 60 metri.
PLIOCENE MEDIO p.p.
SUBSINTEMA DI POTENZA (TLV1)
Litofacies conglomeratico-sabbiosa: alternanza di arenarie e sabbie ricche di frammenti di macrofossili, con rare intercalazioni di strati calcarenitici passanti verso l'alto a conglomerati, prima disorganizzati e successivamente meglio organizzati. Gli ambienti sono riferibili a sistemi di transizione. Localmente la parte medio-bassa della litofacies è caratterizzata da un conglomerato matrice-sostenuto estremamente caotico con blocchi di diametro anche metrico. Questi ultimi depositi possono essere riferiti a frane lungo coste rocciose. Lo spessore è variabile da 30 a circa 50 metri. PLIOCENE MEDIO p.p., zona a Globorotalia crassaformis.