FORMAZIONE DEL SARACENO
Torbiditi arenaceo-pelitiche e calcareo-marnose in strati generalmente da medi a spessi, talora sottli e molto spessi, costituite da arenarie e areniti carbonatiche grigie, da medie a fini, talora grossolane, talora con liste e noduli di selce scura, e argilliti foliate, generalmente grigio-azzurre e grigio-verdi, talora nerastre, raramente rosse; A/P generalmente >1, talora <1. Verso l'alto diminuisce la frazione carbonatica e aumenta la frazione silicoclastica.
Frequenti vene di calcite e quarzo, pieghe disarmoniche, generalmente strette e isoclinali, raddoppi ed evidenze di trasposizione e boudinage, aumento dello spessore delle argilliti in cerniera; talora è presente una crenulazione pervasiva.
Nella parte alta è stata distinto un membro arenaceo-pelitico (SCE1) costituito da torbiditi sottili e medie, tipo TBT, raramente spesse, con arenarie fini e peliti siltose grigio verdastre e rari strati di marne chiare con base calcilutitica o calcarenitica, in strati sottili e medi; A/P generalmente=1. Potenza affiorante poche decine di metri.
Al tetto passa gradualmente a CNN o è in contatto netto, tettonizzato, con PLL e MAU; alla base in contatto tettonico sull'unità di Castelnuovo Cilento o in contatto stratigrafico netto (per rapidissima alternanza) su CRN.
Potenza stratigrafica difficilmente valutabile per l'intensa deformazione; probabilmente non superiore ai 500 metri.
RUPELIANO-AQUITANIANO (NP23-NN1)