SINTEMA DI NOEPOLI (cfr. Sabbie di Aliano e Conglomerati di Castronuovo del Foglio Rotondella)
Lunità è costituita da depositi alluvionali (NOEb) e deltizi (NOEg1),  con una variazione di litologie da conglomeratiche ad arenaceo-argillose, che danno luogo a quattro distinte litofacies, in eteropia laterale. Nellambito dei depositi alluvionali (NOEb) la litofacies prevalente è quella arenaceo-pelitica formata da arenarie e peliti con intercalazioni di lenti conglomeratiche; le arenarie presentano stratificazione piana ed incrociata, gradazione diretta e superfici di essiccamento talora arrossate mentre i conglomerati sono massivi o gradati e con stratificazione incrociata (depositi alluvionali di tracimazione e di canale). Nei quadranti meridionali la litofacies arenaceo-pelitica passa in eteropia laterale alla litofacies conglomeratica, costituita da conglomerati ben organizzati e/o massivi con rare lenti pelitiche e sabbiose; la stratificazione è piano-parallela, incrociata o concava (depositi di piana e conoide alluvionale). Verso i quadranti settentrionali la litofacies arenaceo-pelitica passa in eteropia laterale a depositi deltizi (NOEg1), in particolare ad una litofacies arenacea, formata da arenarie marine debolmente cementate, con una blanda stratificazione incrociata concava ed organizzate in sequenze di strati e banchi amalgamati con spessore variabile da 20 a 40 metri e con macrofossili spesso concentrati alla base dei canali; localmente, a tetto delle arenarie, sono presenti conglomerati a matrice sabbiosa, con stratificazione piano-parallela e incrociata, spessi alcuni metri (depositi di piana e fronte deltizia prossimale). Verso nord la litofacies arenacea di NOEg1 passa a sua volta in eteropia laterale alla litofacies arenaceo-argillosa, composta da una successione di arenarie e argille in strati di spessore variabile da alcuni centimetri al metro, con stratificazione piano-parallela e macrofossili isolati; a luoghi, sono presenti lenti di conglomerati massivi (depositi di fronte deltizia distale). Lo spessore massimo in affioramento è di circa 400 m ed una netta superficie erosiva separa il sintema dalle unità sottostanti e da quelle sovrastanti.
PLEISTOCENE INF. p.p.