SUCCESSIONE DI TRANSIZIONE FRA PIATTAFORMA CARBONATICA SACCENSE E BACINO SICANO
CALCARI DI S. MARIA DEL BOSCO
Calcilutiti pelagiche biancastre, a volte avana, a luoghi rosate e nodulari, in strati centimetrici e decimetrici, con intercalazioni di marne grigie o verdastre con ammoniti, foraminiferi (Paralingulina gr. tenera, Marginulina prima, Glomospirella sp., Lenticulina sp., lagenidi, protoglobigerinidi nella porzione sommitale). Nannofossili delle zone NJT 4 (S. cruciulus) ed NJT 5 (L. hauffii); spessore da 80 a 100 m. Presenza di rari banchi di calciruditi con elementi derivanti da carbonati di piattaforma del Triassico Superiore-Giurassico Inferiore. Nella porzione superiore o al passaggio fra questa unità e la soprastante formazione Barracù sono presenti intercalazioni di lave basaltiche a pillow e ialoclastiti con spessore massimo di 100 metri (b). Ambiente di scarpata deposizionale-bacino. Limite inferiore continuo sulle calcareniti oolitiche GUD.
PLIENSBACHIANO SUPERIORE - BAJOCIANO INFERIORE