Legenda del Foglio 216
06/07/2000
DEPOSITI CONTINENTALI QUATERNARI
FRANE IN EVOLUZIONE a1 Accumuli caotici di elementi litoidi eterogenei ed eterometrici in matrice pelitica, con evidenze di movimento in atto.
FRANE QUIESCENTI a2 Accumuli caotici di elementi litoidi eterogenei ed eterometrici in matrice pelitica, attualmente quiescenti o stabilizzati.
DEPOSITI DI VERSANTE ELUVIO-COLLUVIALI a3 Coperture detritiche ad elementi litoidi eterogenei ed eterometrici in matrice pelitica e/o sabbiosa, accumulati lungo i versanti per gravità.
DETRITI DI FALDA a6 Accumuli di elementi litoidi spigolosi ed eterometrici generalmente privi di matrice, alla base di scarpate rocciose.
DEPOSITI ALLUVIONALI IN EVOLUZIONE b1 Ghiaie sabbie e localmente blocchi, occupanti l'alveo attuale e i tratti recentemente abbandonati.
DEPOSITI ALLUVIONALI TERRAZZATI b2-b4 Ghiaie prevalenti sabbie e localmente blocchi, in accumuli fissati dalla vegetazione a varie altezze, in ordini diversi numerati a partire dal più recente (b2).
DEPOSITI GLACIALI E PERIGLACIALI c1 Depositi glaciali ad elementi arenacei in matrice limo-sabbiosa, indistinti da coperture detritiche a blocchi e massi spigolosi, in matrice di disgregazione crioclastica.
DEPOSITI DI CONCA PALUSTRE fl Depositi ghiaiosi, sabbiosi e limosi, con abbondante frazione organica vegetale nei livelli più fini.
SUCCESSIONE CONTINENTALE PLIO-PLEISTOCENICA
SINTEMA DI COMPIANO SCM Conglomerati in strati lenticolari ad elementi eterometrici di affinità liguride e subordinatamente di arenarie tipo Macigno. Nella parte inferiore predominano banchi massivi plurimetrici di paraconglomerato con locali intercalazioni pelitiche giallastre lenticolari, superiormente si intercalano strati spessi e lenticolari di argille siltose azzurrognole. L'unità è ricoperta da un paleosuolo caratteristico dell'interglaciale Riss-Wurm ben conservato nei dintorni di Bedonia. Potenza di circa 120 m, contatto stratigrafico discordante su SSR, MMP, SCB e AMR. (Pleistocene)
SINTEMA DI RONCODESIDERIO SRD Peliti e sabbie in strati medi e sottili, localmente discontinui, intercalati da sporadici orizzonti conglomeratici sottili ad elementi poco arrotondati di provenienza ligure. Potenza di circa 30 m, contatto stratigrafico discordante su SCB. (Pliocene terminale-Pleistocene)
SUCCESSIONE EPILIGURE
FORMAZIONE DI RANZANO RAN Formazione costituita da più corpi sedimentari con geometria da lenticolare a tabulare e con facies deposizionali molto variabili da conglomeratiche ad arenacee, arenaceo-pelitiche, pelitiche e caotiche. E' stata interamente suddivisa in membri e litofacies.
Limite inferiore su MMP, marcato dalla comparsa, netta, di livelli arenacei.
Limite superiore non affiorante in questo Foglio, la formazione termina con la parte inferiore del membro sommitale.
Potenza affiorante superiore ai 500 metri.
Priaboniano superiore-Rupeliano medio-superiore, NP18/20-NP23 (in aree limitrofe).
Membro di Varano de' Melegari RAN3 Litofacies prevalenti pelitico-arenacee ed arenaceo-pelitiche. Importanti depositi caotici di risedimentazione in massa.
Litoareniti ben cementate e molto reattive all'acido, di colore grigio-piombo, ricche di frammenti provenienti da rocce carbonatiche (composizione media: Q16 F12 L+C72, Lm30 Lv22 Ls48).
In questo Foglio, RAN3 è rappresentato dalla sola litofacies caotica di Specchio (RAN3a), deposito di frana sottomarina prevalentemente pelitica, la cui base, fortemente erosiva, corrisponde alla discordanza basale di RAN3. Nella matrice pelitica sono inglobati clasti e lembi di MMP, di Liguridi e della sottostante successione di RAN. Nella parte alta sono presenti due olistoliti di calcareniti di piattaforma ricche di nummuliti, bivalvi, gasteropodi, con forte bioturbazione e livelli risedimentati.
Potenza affiorante di circa 100 metri.
Rupeliano inf. terminale-superiore, NP22-NP23 (in aree limitrofe).
Membro della Val Pessola RAN2 Litofacies molto variabile, da pelitico-arenacea ad arenaceo-conglomeratica. Strati da medi a molto spessi con geometria generalmente tabulare, talora lenticolare quella degli strati grossolani.
Litoareniti grigio scure-verdastre con abbondanti frammenti di serpentiniti e modeste quantità di rocce sedimentarie (composizione media: Q26 F22 L+C52, Lm43 Lv41 Ls16). Fra i minerali pesanti prevalgono il granato e la picotite.
Nella parte bassa del membro è stato distinto un orizzonte caotico inferiore (sl1) prevalentemente pelitico-arenaceo, di spessore variabile fino a qualche decina di metri, interpretato come deposito di frana sottomarina intraformazionale.
Nella parte intermedia è presente una litofacies arenaceo-conglomeratica (RAN2a) costituita da strati arenacei spessi e molto spessi, a geometria tabulare, frequentemente amalgamati, con base conglomeratica a clasti ben arrotondati anche di dimensioni decimetriche. Potenza di circa 100 metri. La base di questa litofacies è localmente erosiva. Il limite superiore è marcato da un orizzonte caotico superiore (sl2), spesso fino a 30 metri, interpretato anch'esso come deposito di frana sottomarina, inglobante depositi di colata, tipo pebbly mudstone, con ciottoli centimetrici e decimetrici ben arrotondati di calcari e marne ad affinità liguride.
Nella parte superiore di RAN2 sono presenti 5 banchi arenacei di spessore variabile da qualche metro fino a 15 metri, costituiti da strati spessi e molto spessi a base microconglomeratica, frequentemente amalgamati. L'orizzonte arenaceo stratigraficamente più basso è un megastrato arenaceo a base microconglomeratica che chiude la sedimentazione di sl2.
Al tetto è presente un intervallo pelitico-arenaceo, spesso alcune decine di metri, caratterizzato da frequenti strati con areniti ricche di clasti carbonatici (litofacies pelitico-arenacea a brecciole carbonatiche, RAN2b).
Limite inferiore per rapida alternanza con RAN1; limite superiore per erosione con la litofacies caotica basale di RAN3.
Potenza complessiva di alcune centinaia di metri.
Priaboniano terminale-Rupeliano inferiore, NP18/20-NP22.
Membro del Pizzo D'Oca RAN1 Litofacies prevalente arenaceo-pelitica, localmente arenacea. Strati medi e spessi, talora molto spessi con geometria generalmente tabulare, talora lenticolare quella degli strati più grossolani.
Areniti grigie biancastre a composizione feldspatico-litica con abbondanti frammenti litici metamorfici (composizione media: Q39 F27 L+C34, Lm92 Lv5 Ls3). Fra i minerali pesanti prevalgono i granati e gli epidoti.
Limite inferiore netto su MMP; limite superiore con RAN2 per rapida alternanza.
Spessore complessivo variabile da pochi metri a circa 200 metri. Per il carattere marcatamente erosivo di alcune delle unità sovrastanti ed eventualmente dell'originaria configurazione del bacino, RAN1 può essere anche totalmente assente.
Priaboniano superiore, NP18/20.
MARNE DI MONTEPIANO MMP Argille, argille marnose, marne e marne siltose rosso-violacee, nella parte basale, rosso mattone, grigio-verdi e grigie chiare nella parte medio-inferiore e marne e marne siltose grigie, grigio verdi, talora rosate, nella parte superiore della successione. La successione si presenta massiva, con stratificazione generalmente poco evidente; sono presenti rarissime intercalazioni di livelli sottili siltosi e arenacei lenticolari.
Potenza variabile da qualche decina a circa 100 metri.
Limite inferiore generalmente discontinuo sui terreni delle Unità Liguri e, localmente, passaggio rapido alle Brecce argillose di Baiso; limite superiore netto con le Arenarie di Ranzano.
Luteziano terminale-Priaboniano superiore, NP16-NP18/20.
BRECCE ARGILLOSE DI BAISO BAI Deposito con geometria fortemente lenticolare costituito da argille e marne varicolorate e grigie con assetto caotico, inglobanti clasti eterometrici di marne varicolorate chiare, probabilmente derivanti dal rimaneggiamento dei sedimenti pelagici penecontemporanei, clasti calcarei spigolosi e lembi budinati di calcari marnosi e marne derivanti dalla deformazione del sottostante flysch ad elmintoidi (TST) non ancora completamente litificato.
La densità e le dimensioni dei clasti diminuiscono dalla base al tetto.
Potenza massima di circa 50 metri.
Limite inferiore discordante sulle unità Liguri; al tetto passaggio rapido alle Marne di Monte Piano.
Luteziano superiore, NP15-NP16.
DOMINIO LIGURE
Viene suddiviso in unità strutturali di seguito elencate nell'ordine geometrico dall'alto verso il basso oppure nell'ordine gegrafico da SW a NE.
UNITA' GOTTERO
ARENARIE DI M.GOTTERO GOT Arenarie torbiditiche quarzoso-feldspatiche medie e grossolane grigio chiare, in strati da spessi a molto spessi, con frequenti intraclasti verdastri e locali basi erosive, alternate da sottili livelli pelitici nerastri; rapporto a/p >>1. Si associano arenarie fini nerastre laminate e peliti nere, in regolari alternanze di strati medi e sottili, con rapporto a/p circa 1. Alla base intercalazioni metriche di arenarie litiche fini grigio-nocciola, in strati sottili e medi, laminati, alternati a siltiti marnose grigio chiare. Comprende una litozona argillitica GOTa intercalata probabilmente a più livelli. Potenza variabile da 700 a 1000 m circa.
(Santoniano?-Paleocene)
litozona argillitica caotica GOTa Argilliti nerastre e policrome molto scagliettate, inglobanti blocchi di calcari micritici biancastri e grigi, lembi di bancate calcarenitiche laminate e calcareo-marnose e lembi deformati delle stesse Arenarie di M.Gottero.
Si intercala in GOT probabilmente a più livelli. Potenza variabile da 10 a 70 m circa.
UNITA' MEDIA VAL TARO
FLYSCH DI TESTANELLO TST Calcari marnosi grigi in strati torbiditici spessi e molto spessi a base calcarenitica grigio-giallastra, alternati da argilliti nerastre in strati medi e sottili. Si intercalano localmente areniti grigio-nocciola da fini a grossolane passanti a marne siltose, in strati da medi a spessi e strati spessi di brecce monogeniche ad elementi calcareo-marnosi. Sono frequenti le tracce di reptazione alla base degli strati arenitici e la brecciatura autoclastica negli strati calcarei. Potenza valutabile in 100 m circa. Contatto stratigrafico discordante con SCB. (Campaniano?-Maastrichtiano)
ARENARIE DI CAMPI ACM Arenarie torbiditiche litiche ad elevato tenore in quarzo, fini, biancastre, micacee e ricche di frustoli carboniosi, in strati medi e spessi con laminazione ondulata a grande scala, intercalate regolarmente da peliti nerastre e verdine in livelli sottili e molto sottili; rapporto a/p >1. Localmente si intercalano arenarie quarzoso-feldspatiche medie e grossolane grigio chiare, in strati spessi e marne grigie a base arenitica fine laminata, in strati medi e spessi . Potenza da pochi metri a 100 m circa. Contatto stratigrafico con SCB. (Campaniano)
ARENARIE DI SCABIAZZA SCB Sottili alternanze di argilliti nerastre e arenarie fini e medie laminate che passano ad alternanze di arenarie litiche fini e molto fini e marne argillose grigio-nocciola, in strati da molto sottili a spessi (rapporto a/p da <1 a >1). Verso l'alto si inseriscono marne siltose grigie in strati molto spessi con letto arenitico e conglomeratico fine ad elementi sedimentari. Comprende una litozona caotica SCBa probabilmente intercalata a più livelli ed una litozona pelitica policroma SCBb in passaggio per alternanze nella parte sommitale dell'unità. Contatto stratigrafico con SSI. Potenza valutabile in 700 m circa. (?Coniaciano-Santoniano) (cfr. Arenarie di Ostia Auctt.)
litozona caotica SCBa Brecce matrice-sostenute a blocchi di calcari grigio-verdini e biancastri e lembi eterometrici di marne grigio-giallastre, inglobati in matrice argillitica nera e verdastra. Potenza variabile da pochi metri a 50 m circa.
litozona pelitica policroma SCBb Siltiti nerastre passanti gradualmente ad argille siltose rosso-vinato; localmente si intercalano brecce poligeniche clasto-sostenute ad elevato tenore in clorite, in strati lenticolari (br). Potenza valutabile in 20 m circa.
ARGILLITI DI S.SIRO SSI Argilliti nerastre e policrome manganesifere, con intercalati livelli calcilutitici silicei grigio-verastri e areniti laminate fini in strati sottili. Comprende una litozona marnosa SSIa, probabilmente posizionata nella parte alta dell'unità. Potenza geometrica di 300 m circa. Contatto stratigrafico discordante con AMR. (Cenomaniano-Turoniano)
litozona marnosa SSIa Marne e marne calcaree grigio-giallastre, in strati molto spessi a base calcarenitica fine intercalati da orizzonti argillitici nerastri e policromi. (cfr. Marne di Pontolo Auctt.)
ARGILLE A PALOMBINI DI M.RIZZONE AMR Argilliti grigio scure, verdastre e nocciola, intercalate da calcari micritici grigi a patina giallastra, talora a base calcarenitica laminata, in strati da sottili a spessi; localmente si intercalano argilliti marnose grigie in strati spessi e arenarie fini laminate in strati sottili. Potenza geometrica 200 m circa. (Hauteriviano-Aptiano) (cfr. Argille a palombini Auctt.p.p.)
UNITA' OTTONE
FLYSCH DI OTTONE OTO Calcari marnosi e calcari nerastri e grigi a frequenti patine di alterazione bianche, in strati torbiditici spessi e molto spessi a base arenitica laminata, spesso marcatamente ofiolitica; si intercalano regolarmente argilliti nerastre fogliettate in livelli sottili e molto sottili e arenarie medie gradate e laminate in strati sottili e medi. Presenti a vari livelli intercalazioni metriche di brecce ad elementi calcarei ed ofiolitici in matrice pelitica, talora clasto-sostenute. Potenza valutabile in 900 m circa. Contatto stratigrafico con CCV. (Campaniano-Maastrichtiano?)
COMPLESSO DI CASANOVA CCV Depositi clastici grossolani, con intercalazioni torbiditiche arenaceo-pelitiche e calcareo-marnose; si interpongono lembi eterometrici di litosfera oceanica e continentale. (Campaniano inf.) (cfr. Complesso di base Auctt.p.p.)
Si distinguono le seguenti litozone senza un preciso ordine stratigrafico:
arenarie ofiolitiche CCVa Arenarie torbiditiche verdastre e grigio scure in strati gradati da sottili a medi, talora a base conglomeratica, alternati ad argilliti e siltiti scure. Localmente si intercalano arenarie medie grigio chiare, micacee, passanti a marne siltose, in strati molto spessi. (cfr. Arenarie di Casanova Auctt.)
argille a blocchi CCVb Brecce matrice-sostenute costituite da argille nerastre scagliettate inglobanti clasti di calcilutiti biancastre, serpentiniti, basalti e arenarie fini nerastre, laminate; si interpongono spezzoni di alternanze argillitico-calcaree e calcareo-marnose sempre molto deformate.
brecce poligeniche CCVc Brecce poligeniche clasto-sostenute con matrice pelitica o pelitico-sabbiosa e clasti di calcari micritici bianchi e grigi, areniti fini nerastre, serpentiniti, basalti, diaspri e graniti grigiastri.
siltiti nerastre CCVd Argilliti siltose nerastre alternate da arenarie fini grigio scure in strati sottili e localmente da arenarie litiche medie grigio scure a base grossolana e tetto marnoso-siltoso, in strati spessi e molto spessi.
Sono inglobati come olistoliti, o si interpongono tettonicamente, lembi riferibili alle seguenti unità:
argille a palombini ap
serpentiniti S
brecce serpentinitiche monogeniche br1
brecce serpentinitiche poligeniche br2
basalti in pillows bp
brecce basaltiche br3
graniti g
UNITA' CAIO
FLYSCH DI M.CAIO CAO Calcari marnosi e marne grigio scure in strati torbiditici spessi e molto spessi, con frequenti basi arenitiche fini, sempre laminate; si intercalano sottili livelli argillitici nerastri e localmente strati sottili e medi di arenarie fini grigio scure. Viene distinta una litozona a brecce CAOa posizionata alla base. Potenza da 200 a 400 m. Contatto stratigrafico discordante con MSL. (Campaniano sup.-Maastrichtiano)
litozona a brecce CAOa Brecce poligeniche a prevalenti elementi calcarei ed ofiolitici, clasto-sostenute e/o matrice-sostenute, intercalate da marne e calcari marnosi in strati torbiditici molto spessi; localmente sono inglobate grandi masse di graniti cataclasati g1
MELANGE DI OSSELLA MSL Argilliti nerastre e verdine pervasivamente scagliettate con inclusi lembi di calcilutiti silicizzate grigie e verdastre a patine manganesifere e lembi di arenarie fini nerastre. Localmente si interpongono lembi da metrici a decametrici di marne grigio-ocracee e lembi di successioni pelitiche policrome fittamente stratificate. Potenza geometrica di 50 m circa. Età indeterminata; presenti nannoflore distribuite dal Turoniano al Santoniano.
UNITA' CASSIO
ARGILLE VARICOLORI DI CASSIO AVV Argille rosse, grigio scure e verdastre alternate ad arenarie torbiditiche fini grigio scure a patine manganesifere e calcilutiti grigio-verdine silicizzate in strati sottili. Localmente si intercalano: calcareniti, arenarie grossolane grigio chiare con feldspati rosati e arenarie verdi cloritiche, in strati sottili. Potenza geometrica circa 100 m. Contatto stratigrafico discordante con SCB. (Turoniano?- Campaniano)
ARENARIE DI SCABIAZZA SCB Strati torbiditici molto spessi costituiti da un letto decimetrico di arenarie litiche grigie, fini, laminate e ricche in frustoli carboniosi (localmente grossolane e conglomeratiche) che passa ad un potente intervallo di marne siltose grigio chiare; si intercalano areniti grigio chiare grossolane, in strati medi e spessi, con letto ruditico biancastro ad elementi di micriti bianche e radiolariti verdine, e con tetto di marna calcarea. Rapporto a/p <<1. Potenza di circa 200 m. Contatto stratigrafico discordante con APG. (Cenomaniano - Turoniano inf.)
ARGILLE A PALOMBINI DEL T.GRONTONE APG Argilliti grigio scure, verdastre, ocracee e rossastre intercalate da calcari grigio chiari e grigio-verdini silicizzati e talora marnosi, in strati medi e spessi; si intercalano localmente arenarie torbiditiche fini in strati molto sottili, calcareniti grossolane in strati medi e spessi e marne grigio-verdastre in stati medi. Potenza geometrica circa 200 m. (Hauteriviano-Aptiano)
UNITA' GROPPALLO
COMPLESSO DI PIETRA PARCELLARA CPP Depositi clastici grossolani clasto-sostenuti e subordinatamente matrice-sostenuti con locali intercalazioni arenacee e pelitiche; si interpongono lembi eterometrici di litosfera oceanica.
(Cretacico sup?) (cfr. Complessi di base Auctt.p.p.)
Si distinguono le seguenti litozone senza un preciso ordine stratigrafico:
brecce poligeniche CPPa Brecce clasto-sostenute e subordinatamente matrice-sostenute, ad elementi eterometrici di calcari micritici, calcareniti e argilliti grigie; si associano diaspri, serpentinti, basalti e graniti
brecce calcaree CPPb Brecce clasto-sostenute ad elementi angolari di calcari micritici biancastri e molto raramente, di diaspro, basalto e granito.
Sono inglobati come olistoliti, o si interpongono tettonicamente, lembi riferibili alle seguenti unità:
brecce serpentinitiche br4
calcari a calpionelle cc
diaspri ds
DOMINIO SUBLIGURE
UNITA' GHIARE
CALCARI DI CASACCA RCA Calcari micritici, talora marnosi, grigio chiari e biancastri, in strati da medi a molto spessi a basi calcarenitiche medio-fini gradate e laminate, alternati da sottili livelli argillitici grigi; localmente si intercalano arenarie fini grigie in strati spessi. Potenza geometrica di circa 140 m. Contatto stratigrafico con NIC. (Eocene inf.) (cfr. Calcari di Groppo del Vescovo Auctt.)
ARGILLITI DI RIO NICOLA NIC Argilliti grigio scure, localmente rossastre, e calcilutiti verdine, in regolari alternanze di strati medi; si intercalano marne in strati torbiditici spessi a base calcarenitica e, verso l'alto, sottili alternanze di siltiti debolmente marnose grigio scure e argilliti nere. Potenza geometrica di circa 40 m. (Eocene inf.)
ARENARIE DI BELVEDERE BEV Arenarie fini e medie grigio-nocciola in strati da medi a molto spessi intercalati da sottili livelli pelitici; sono frequenti arenarie grossolane con intervalli basali di conglomerati sub-centimetrici; rapporto a/p circa 2. Potenza circa 25 m. Contatto stratigrafico discordante con AMT e BAR. (Eocene inf ?)
CALCARI E ARGILLE DI RIO BARATTA BAR Calcari marnosi e calcilutiti bianche a base calcarenitica, in strati torbiditici molto spessi; si intercalano marne siltose grigio chiare e rosate in strati molto spessi, alternate da argilliti marnose brune e rosso-vinato e da strati sottili di calcareniti verdine. Verso l'alto si passa ad argilliti talora marnose nerastre e nocciola con interposti lembi sempre budinati di calcari micritici, calcareniti e marne. Potenza geometrica circa 50 m. (Paleocene)
ARGILLITI DI MATTOGNO AMT Argilliti nerastre e violacee manganesifere ed argilliti debolmente marnose grigio-verdine silicizzate dalla caratteristica fratturazione prismatica. Potenza geometrica circa 25 m. (post-Cenomaniano ?)
ARENARIE E ARGILLITI DI GHIARE GHR Arenarie fini grigie e calcareniti biancastre, in strati torbiditici sottili e medi, frequentemente a tetto calcilutitico, regolarmente intercalati da pelite nerastra e marna grigia; rapporto a/p circa 1.
Localmente si intercalano arenarie medie grigie, talora a tetto marnoso, in strati spessi. Potenza di 100 m circa. (Campaniano?-Maastrichtiano)
ARENARIE DI SCABIAZZA SCB Arenarie fini grigio-nocciola in strati torbiditici sottili regolarmente alternati da livelli argillitico-siltosi grigio scuri; rapporto a/p <1. Localmente si intercalano strati sottili di calcareniti grigio chiare a tetto pelitico debolmente marnoso e, al tetto dell'unità, una litozona policroma SCBb.
Potenza di 100 m circa. (Coniaciano-Campaniano?)
litozona pelitica policroma SCBb Siltiti nerastre passanti gradualmente ad argille siltose rosso-vinato. Potenza di 20 m circa.
UNITA' CANETOLO
ARENARIE DI PONTE BRATICA ARB Arenarie fini e micacee grigie, talora grigio-verdastre, passanti gradualmente a siltiti, in strati generalmente sottili e molto sottili, laminati e ricchi di controimpronte di organismi; rapporto a/p da circa 1 a >1. Si distingue una litozona siltosa ARBa. Potenza di 250 m circa. Contatto stratigrafico con ACC.(Oligocene)
litozona siltosa ARBa Siltiti grigio scure passanti a siltiti marnose grigio chiare intercalati da rare arenarie fini in strati sottili e rari livelli pelitici ocracei.
ARENARIE DI PETRIGNACOLA APE Arenarie grossolane e medie, frequentemente conglomeratiche, verdi per l'elevato tenore in clasti andesitici o grigio chiare, in strati da medi a molto spessi intercalati da sottili livelli di siltiti grigie; rapporto a/p >1. Potenza di circa 60 m. (Oligocene inf.)
ARGILLE E CALCARI DI CANETOLO ACC Argilliti nerastre e brune in cui si intercalano strati medi e sottili di calcari micritici biancastri e grigi, calcareniti grigio scure silicizzate e bancate di marne grigie; localmente si interpongono brecce ad elementi micritici, calcarenitici e arenacei. Si distinguono lembi di paleosuolo ACCa presso Montegroppo. Potenza geometrica di 400 m circa. (Eocene)
litofacies ad olistoliti di paleosuolo ACCa Argilliti grigie profondamente alterate in ocraceo inglobanti arenarie calcaree silicizzate e/o decalcificate con incrostazioni in ossidi ed idrossidi di ferro e manganese. Queste interposizioni di lembi pedogenizzati in ambiente particolarmente caldo e umido, sono il prodotto di franamenti avvenuti nel bacino durante l'Oligocene e risultano ricoperti stratigraficamente da ARBa.
CALCARI DI GROPPO DEL VESCOVO CGV Calcari e calcari marnosi bianchi e grigio chiari in strati torbiditici spessi e molto spessi frequentemente a base calcarenitica, alternati da sottili livelli pelitici grigi e verdastri. Potenza da pochi metri a 100 m circa. (Eocene inf.)
DOMINIO TOSCO-UMBRO
UNITA' MACIGNO
MARNE DI PONTECCIO PNC Siltiti grigie, talora debolmente marnose, a stratificazione indistinta o con rare intercalazioni di arenarie torbiditiche fini in strati sottili. Potenza da pochi metri a 50 m circa. Contatto stratigrafico con MAC. (Chattiano-Aquitaniano)
MACIGNO MAC Arenarie grossolane e medie grigio chiare in strati da molto spessi a medi, gradati e laminati, alternati da sottili intervalli pelitici; localmente si intercalano erenarie fini e peliti in regolari alternanze di strati medi. Potenza di circa 1000 m. (Chattiano-Aquitaniano)
UNITA' PRACCHIOLA
MARNE DI MARRA MRR Siltiti marnose grigie, talora a patine giallastre, a stratificazione indistinta o con rare intercalazioni di arenarie torbiditiche fini in strati sottili. Si distingue una litozona a brecce MRRa. Potenza geometrica di circa 300 m. Contatto stratigrafico per alternanze con PRC. (Chattiano-Aqitaniano)
litozona a brecce MRRa Brecce clasto-sostenute ad elementi calcarei, calcareo-marnosi ed arenaceo-siltosi in blocchi e lembi eterometrici inglobati in matrice di siltite marnosa grigia.
ARENARIE DI PRACCHIOLA PRC Arenarie fini grigie e laminate in strati da medi a spessi alternati da sottili intervalli pelitici; localmente si intercalano arenarie grossolane, talora conglomeratiche, in strati spessi e molto spessi; verso il tetto diminuisce sensibilmente lo spessore degli strati, si notano frequenti tracce di organismi limivori e si distingue una litozona a brecce PRCa. Potenza minima di 500 m circa. (Chattiano-Aquitaniano)
litozona a brecce PRCa Brecce matrice-sostenute ad elementi calcarei e calcareo-marnosi in blocchi e lembi eterometrici inglobati in matrice argillitica bruno-marroncina.
SEGNI CONVENZIONALI FOGLIO 216
strati diritti
strati rovesciati
strati verticali (il punto indica la base)
faglia
sovrascorrimento (i triangoli indicano la parte sovrascorsa)
contatto tettonico indeterminato
traccia di piano assiale di sinclinale
direzione assi mesopieghe (è indicata l'immersione del piano assiale)
frane in evoluzione
frane quiescenti e paleofrane
area interessata da scivolamento in blocco quiescente
conoidi
traccia di sezione geologica
CONVERSIONE SIGLE FOGLIO 216
DCM
SCM
DCM1
SSR
MMP2
BAI
OST
SCB
OST1
SCBa
OST2
SCBb
brc
br
APAb
AMR
MPO
SSIa
CSU
CCVa
ABC
CCVb
ABCa
CCVc
CSUa
CCVd
APAa
ap
Sr
S
Srb1
br1
Srb2
br2
bB
br3
Bp
bp
Gr
g
APAc
APG
CGVa
RCA
ABC2
CPPa
BC
CPPb
Sr2
br4
CCL
cc
DSD
ds