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Lemme-Carrosio (scheda geologica)

 


Descrizione stratigrafica (International Commission on Stratigraphy)
La serie che ospita il GSSP ha uno spessore di circa 50 metri ed è costituita da sedimenti della formazione Rigoroso, caratterizzata da sedimenti mal classati  che possono essere classificati come silt poco stratificati, a granulometria da fine a media. Si tratta di sedimenti depostisi in ambiente marino a profondità comprese tra i 600 ed i 1000 metri.
L’affioramento è suddiviso in due unità principali:

  1. Unità A, posta alla base dell'affioramento e caratterizzata da stratificazione scarsa o inesistente;
  2. Unità B, sovrastante che si presenta relativamente più stratificata.

Le associazioni mineralogiche sono costituite essenzialmente da fillosilicati e calcite, ma sono presenti, anche se in percentuali minori, felpati, quarzo, dolomite e pirite. 

Posizione del limite
Il limite si trova a 35 m dal tetto della Sezione Lemme - Carrosio; più esattamente, 15 m sopra il passaggio litologico tra l'unità litologicamente più massiva sottostante (A) e quella più stratificata (B) soprastante. Il passaggio litologico tra le due unità è segnato da un eccellente marker litologico: un orizzonte con noduli giallastri.

Inquadramento geologico
L'area della sezione di Lemme-Carrosio si trova nel cosiddetto Bacino Terziario Piemontese. Il bacino è limitato dall'arco delle Alpi orientali e dall'estremità nord-occidentale dell'Appennino settentrionale. La successione dell'Eocene superiore - Miocene superiore forma un'ampia monoclinale che immerge dolcemente verso NW.  Il bacino, formatosi durante l’Eocene superiore - Oligocene inferiore, fu interessato dalla tettonica compressiva appenninica dell'Oligocene superiore. L'evoluzione delle facies del Bacino Terziario Piemontese è controllata fortemente dalla tettonica sinsedimentaria; nel bacino vi possono essere riconosciute tre zone a grande scala: la facies delle Langhe, la Borbera-Staffora e la Visone-Lemme. La sezione del GSSP è situata in quest'ultima facies.

Paleontologia
Nella sezione, lo stato di conservazione delle forme calcaree è da scarso a cattivo mentre, da buono ad eccellente, è quello delle cisti di dinoflagellati. I marker biostratigrafici più importanti sono rappresentati dagli organismi planctonici (foraminiferi, nannofossili e dinoflagellati). Sono presenti anche foraminiferi bentonici e radiolari.


 


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