La città sorge su un promontorio a forma di gomito a picco sul mare ed è proprio la sua posizione geografica a darle il nome Αγκων, "ankon", che in greco significa gomito, così la chiamarono i Siracusani, che fondarono la città nel 387 a.C., le antiche origini di Ancona sono del resto testimoniate dalla ricchezza di monumenti che vi si trovano e per questo definita “città dorica”, come dimostrano i resti del tempio dorico dedicato ad Afrodite visibili sotto il Duomo, ma anche l’arte romana si trova qui ben rappresentata dall’Arco di Traiano mentre quella paleocristiana nei sarcofagi del museo diocesano.
Proseguendo il nostro percorso nel tempo tra chiese e monumenti non si può non segnalare la Cattedrale di S. Ciriaco sul Monte Guasco dove un tempo sorgeva l’antica acropoli, pregevole esempio di architettura romanica, colpisce l’occhio del visitatore per la facciata in marmo policromo e la Chiesa di S Maria della Piazza, costruita su resti di due piccole chiese paleocristiane, dal particolare portale ad arco strombato adornato da fregi.
Del XVIII sec. è invece la Mole Vanvitelliana o Lazzaretto, progettata dall’architetto Luigi Vanvitelli a forma pentagonale situato su un isola artificiale nella zona del porto mentre per avere un esempio di architettura neoclassica bisogna visitare il Teatro delle Muse di Pietro Ghinelli.
Oltre al centro storico l’altra anima della città è sicuramente il porto, il primo dell’adriatico per numero di imbarchi oltre a rivestire un ruolo strategico per l’economia cittadina.
Dal punto di vista naturalistico e paesaggistico parte del territorio di Ancona fa parte del Parco regionale del Conero caratterizzato dai paesaggi tipici della macchia mediterranea che danno origine a prodotti gastronomici altrettanto tipici come la lavanda, il miele, l’olio, i legumi ma anche per la vicinanza al mare lo stoccafisso all’anconetana, il mosciolo, nome locale del mitilo a cui recentemente è stato riconosciuto il marchio D.O.P., paccasassi (Crithmum maritimum o finocchio marino), un'erba che, cresce nelle spaccature degli scogli marini, il tutto accompagnato da un Rosso del Conero che è possibile degustare direttamente nelle cantine di produzione seguendo la “Strada del Rosso Conero”, non mancano infine i dolci come la cicerchiata, tipico del Carnevale anche detto Carnevalò, la cui maschera tradizionale, Mesciolino simile ad un folletto, prende il nome dall’omonima conchiglia anconitana.
Tra le ricorrenze ricordiamo inoltre quella di S. Ciriaco, patrono della città, che si tiene dal 1 al 4 maggio e le cui origini risalgono al 1300, la festa del mare che si tiene la prima domenica di settembre e a cui è legata la spettacolare regata del Conero ed infine la festa della Madonna di Loreto che si celebra il 10 di Dicembre ed i cui fuochi richiamano quelli che nel 1200 furono accesi per illuminare la strada alla santa che giungeva in volo nella vicina Loreto.
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