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Comune di Bagolino
Nell'abitato di Bagolino si erge la chiesa di S. Rocco fatta costruire dopo la peste del 1478 per ringraziare il santo a cui la chiesa è dedicata, della cessazione del flagello, al suo interno si possono ammirare gli affreschi realizzati dal pittore Giovanni Pietro da Cemmo che segnano il passaggio dalla pittura gotica a quella rinascimentale. Di secolare memoria è pure il Carnevale di Bagolino, festa risalente al XVI sec. che ha suscitato l'interesse di numerosi etnologi per aver conservato inalterate le sue tradizioni nel tempo anche grazie alla posizione isolata di Bagolino. La festa si articola in due manifestazioni distinte, animate rispettivamente dalle figure dei Balarì (ballerini e suonatori) e dalle grottesche Maschér (maschere). Le passeggiate sulle montagne che circondano Bagolino si prestano a numerosi itinerari: dai laghi di Bruffione nelle cui acque si può vedere con un po' di fortuna il Phoxinus Phoxinus, tipico pesce di alta quota, ai laghetti di origine glaciale di Mignolo, circondati da rocce e terra rossa a testimonianza, secondo alcuni studiosi, di un antico deserto che qui si estendeva, al lago di Vaia noto per la pesca delle trote dette anche "miniaghe" per le numerose scaglie dorate che ne rivestono la pelle dovute alla presenza, a quanto pare, di una vena d'oro nascosta nella montegna. Per rifocillarsi dalle fatiche escursionistiche non c'è niente di meglio che gustare la polenta "teragna" con il "bagòss" l'inconfondibile formaggio tipico dovuto al foraggio che cresce sui pascoli di Bagolino, premiato nel 2002 dall' Accademia Italiana della Cucina a cui è riconosciuta la denominazione d' origine protetta. Link
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